Avevo 14 anni ed in 20 giorni la mia vita è cambiata...
F.M.
Ero un’atleta di ginnastica artistica: saggi, gare regionali a livello agonistico. Poi, di ritorno dalle vacanze, nel settembre 1998, scopro di avere un angioma cavernoso al bulbo pontino. Da Napoli, la corsa a Verona per essere operata d’urgenza.
Tutta la forza che ho sempre avuto, quando sono entrata in sala operatoria, ho dovuto trasmetterla ai miei familiari col mio solito sorriso. A loro che lì fuori mi hanno atteso per 9 ore in ansia.
Mi sono risvegliata in sala di rianimazione con una canzone del grande Pino Daniele. La musica ed il ballo mi hanno salvato la vita!
L’operazione è andata bene, da quel momento ho dovuto tirare fuori le ali per recuperare, non mollare e tornare a danzare, come una fenice che rinasce dalle ceneri!
Ho dovuto lasciare la ginnastica artistica e gli sport a livello agonistico, ma sono tornata al liceo in breve tempo. Poi hoi scelto di studiare psicologia all’università ed ho incontrato la danza orientale, o danza del ventre.
La psicologia è servita prima a me ad elaborare la mia precoce e dura esperienza, e poi agli altri, avendo l’empatia e l’ascolto giusti per mettermi nei panni altrui.
Con la danza orientale ho ripreso consapevolezza del mio corpo convincendomi, contrariamente al parere dei medici, che potevo ancora danzare ed esprimermi esibendomi. Così ho iniziato a trasmettere la mia gioia di vivere attraverso questo legame mente-corpo così forte, che oggi mi permette di vivere serenamente con me stessa e con gli altri, essendo grata ogni giorno per ciò che ho.
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